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E per le donne dai 70 anni in poi?

Si raccomandano visita senologica e mammografia ogni anno; questa strategia in questa fascia d’età  dipende da due considerazioni importanti: la vita media delle donne in Italia  si è notevolmente allungata (attualmente è di 83 anni);  la possibilità di ammalarsi di tumore al seno aumenta con l’aumentare dell’età.

“C’è un’età in cui si può smettere di preoccuparsi?”

Non userei la parola “preoccuparsi”, al contrario preferirei consigliare alle donne di “occuparsi” del proprio seno. Le raccomandazioni esposte in precedenza rappresentano una buona abitudine per definire il percorso che deve accompagnare la donna in tutta la sua vita, ed è solo da questa periodicità degli esami e visite e della costanza e continuità nel farle che le donne possono ottenere il massimo dei vantaggi. Il vantaggio è che , nella malaugurata ipotesi di una diagnosi di una iniziale malattia al seno si possa intervenire con trattamenti chirurgici sempre più conservativi e con cure mediche sempre meno invasive e debilitanti e più spesso personalizzate e mirate. Il risultato finale è la guarigione della malattia.
 
La paura dei controlli

Un’ansia eccessiva può risultare dannosa per la donna e va gestita e smorzata. Le donne devono considerare i controlli in positivo, come segno importante di rispetto e di cura.  Soprattutto non devono pensare di fare tutto da sole è meglio farsi aiutare. Risulta estremamente importante mettere sulla bilancia i costi psicologici nel sottoporsi ai controlli ed i benefici in termini di salute a lungo termine. Non permettete alla paura di paralizzarvi: coinvolgete altre donne nelle vostre iniziative di prevenzione e controlli parlandone con serenità; solo così riuscirete a superare la paura dei controlli e della malattia.